Lo scopo di un nuovo prodotto è quello di offrire al cliente vantaggi fino a quel momento sconosciuti, soddisfare un nuovo cliente o acquisire una particolare nicchia di mercato.
Definiamo come ‘nuovo’ un prodotto che offre caratteristiche differenti in termini di ingredienti, materiali di confezionamento o modifiche del processo produttivo rispetto a prodotti esistenti.
Per la creazione di un nuovo prodotto suggeriamo l’utilizzo del ciclo PDCA (Ciclo Plan-Do-Check-Act), con un generale orientamento al risk-based thinking, volto a cogliere le opportunità e a prevenire risultati indesiderati.
Prima di avviare la realizzazione di un nuovo prodotto è essenziale creare le condizioni per una comunicazione interattiva in tutta la filiera alimentare, ovvero promuovere un miglioramento ‘in continuo’ delle relazioni con tutte le parti interessate, sia interne che esterne all’impresa.
Si ricorda che ‘miglioramento continuo’ significa implementare progressivamente l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia del SGSA; nello specifico caso sopra indicato, intendiamo l’implementazione e una corretta gestione delle relazioni, per uno scambio “profondo” ed efficace delle informazioni.
La descrizione dl ciclo PDCA è indicata anche nella norma ISO22000. In SINTESI le fasi sono 4 e si propongono come schema logico per la pianificazione del progetto di realizzazione del nuovo prodotto.
1^ fase. Determinare gli obiettivi caratterizzanti il nuovo progetto che l’impresa vuole raggiungere, in sintesi:
2^ fase. Realizzazione del progetto, con un approccio rigoroso al processo di realizzazione del nuovo prodotto.
3^ fase. Attuare le attività di controllo del processo e del prodotto realizzato, procedendo con monitoraggi, verifiche e audit che devono confermare i risultati attesi dalla scelta strategica decisa dalla direzione. In caso contrario è fondamentale il riesame e la revisione della 1^ fase.
4^ fase. Analisi del processo per valutare eventuali interventi in un’ottica di miglioramento continuo, da applicare nei tempi e nei modi stabiliti dalla strategia aziendale. Il risk-based thinking è essenziale per il conseguimento di una efficace progettazione di un nuovo prodotto.
Il risk-based thinking deve considerare:
– Il livello organizzativo e precisamente la fase 1, per determinare se siano stati analizzati e acquisiti tutti i fattori positivi e valutati tutti i fattori negativi che possono inficiare la progettazione.
– Il livello operativo – e precisamente la fase 2, per accertare che l’approccio al processo si svolga sulla scorta dell’analisi di tutti i fattori positivi a favore del nuovo prodotto e che tutti i fattori negativi siano sotto controllo (fondamentale la totale e completa gestione di tutti i PRP).
La progettazione di un nuovo prodotto che supporti e crei le condizioni per il successo commerciale desiderato dalla direzione aziendale, deve essere fondato su:
• Creare virtuose relazioni interne ed esterne all’impresa per una corretta analisi del contesto e del mercato, nonché per velocizzare la condivisione di idee e favorire le scelte migliori da parte della direzione aziendale. È inoltre strategico l’apporto in termini di conoscenza e risorse da parte dei fornitori di materie prime e di servizi .
• Progettare il nuovo prodotto perseguendo il PDCA, adottando un’analisi di dettaglio quanto più possibile profonda, anche in relazione al livello di rischio. Questo consentirà di ridurre drasticamente la probabilità di NC e dei possibili reclami che potrebbero inficiare il business dell’impresa.